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Personalità, soldi e potere: chi comanda per i profitti?

Personalità, soldi e potere: chi comanda per i profitti?

A differenza dei beni materiali che soddisfano bisogni specifici e hanno un’utilità decrescente, il denaro sembra non avere limiti propri nella sua capacità di soddisfare. Questo perché il denaro non rientra in un bisogno specifico, ma in un mezzo universale per ottenere potenzialmente qualsiasi tipo di soddisfazione. Questa illimitatezza lo rende un terreno fertile per proiezioni psicologiche e per essere utilizzato in modi che vanno ben oltre la semplice transazione economica. La sua illimitatezza potenziale, la capacità di rappresentare “tutto” e “niente” allo stesso tempo, lo rende un contenitore vuoto ma infinitamente plasmabile.

La cosa può ricordare l’Anello de “Il signore degli anelli”. L’Anello non promette un bene specifico (come cibo o riparo), ma un potere vasto e indefinito. Promette dominio, controllo, la capacità di piegare la realtà alla propria volontà. Come il denaro, la sua promessa di soddisfazione risulta illimitata e vaga. Questa vaghezza lo rende situazione ideale per le proiezioni psicologiche. Ogni personaggio che lo desidera (Isildur, Gollum, Boromir, persino Galadriel e Gandalf in una certa misura) proietta sull’Anello le proprie ambizioni, paure e desideri di potere. L’Anello non crea questi desideri, ma li amplifica e li corrompe, proprio come il denaro può amplificare tendenze, funzionamenti, disturbi preesistenti in una persona.

Le proiezioni e usi distorti hanno somiglianze con la “sete” che l’Anello genera in coloro che lo desiderano. Come l’Anello, il denaro può creare una “sete” insaziabile, qualche esempio

  • Gollum come l’esempio estremo di questa “sete” per l’Anello. La sua ossessione lo ha corrotto completamente, arrivando persino ad alterare il suo aspetto fisico: una creatura miserabile. Questo riflette come l’avidità per il denaro può deformare la psiche e il corpo.

  • Boromir, pur non essendo malvagio (inteso contro gli interessi della Compagnia) in partenza, viene corrotto dal desiderio di usare l’Anello per il bene di Gondor. La sua brama di potere, pur motivata da nobili intenzioni, lo porta quasi a tradire la Compagnia. Questo parallelo serve per mostrare che il denaro può portare a corruzione anche in persone con buone intenzioni, quando la ricerca del denaro stesso diventa un fine e non un mezzo.

  • sappiamo, facendo spoiler, che Frodo viene sedotto dall’Anello più volte, ma soprattutto verso l’epilogo. Sarà l’avidità di Gollum, in un colpo di scena dove fra due litiganti il caso vince, a sistemare la situazione.


Fine del fantasy, inizio della scienza

Il denaro, come già martellato, può diventare uno strumento compensativo per la psiche di una persona in diversi modi, dall’accumulo compulsivo alla ricerca di sicurezza, status più o meno narcisistico, o persino una sorta di illusione di immortalità attraverso l’eredità. Se trasportiamo questa dinamica dal piccolo, l’individuo, al grande, le grandi aziende, il quadro si fa ancora più complesso e, purtroppo, inquietante.

A seconda della scuola di pensiero psicoterapeutica che consideriamo, il denaro diventa la fonte di vari problemi. Alcune prospettive chiave:

Psicoanalisi (Freud e derivati)

Simbolo di potere e controllo

il denaro può diventare un simbolo potente di controllo e potere, specialmente se l’individuo ha vissuto esperienze di impotenza o mancanza di controllo nella propria infanzia o nella vita adulta. Accumulare denaro può diventare un modo inconscio per compensare sentimenti di vulnerabilità e debolezza, creando un’illusione di dominio sul proprio destino e sugli altri.

Oggetto transizionale (Winnicott)

il denaro può anche fungere da oggetto transizionale per adulti, simile a una coperta o un giocattolo per un bambino. Può rappresentare una fonte di conforto e sicurezza illusoria in un mondo percepito come incerto e minaccioso. La sua presenza rassicura e colma un vuoto emotivo interno, anche se in modo superficiale.

Narcisismo e grandiosità

il denaro può alimentare fantasie di grandiosità e onnipotenza narcisistiche. Possedere ingenti somme può gonfiare l’ego, dando un senso di superiorità e speciale importanza. Questo può compensare un senso di inadeguatezza profonda e una bassa autostima.

Terapia cognitivo-comportamentale (CBT)

Schema disfunzionale e credenze irrazionali

la CBT si concentrerebbe sui pensieri, le credenze e i comportamenti legati al denaro. Schemi disfunzionali come “devo essere ricco per essere felice” o “non sono abbastanza se non ho successo finanziario” possono portare a un’ossessione per il denaro come strumento compensativo per la bassa autostima o l’ansia.

Rinforzo e condizionamento

il denaro può diventare un potente rinforzo positivo. Le esperienze positive associate al denaro (potere d’acquisto, status sociale, ecc.) possono condizionare l’individuo a cercare sempre più denaro per ripetere quelle sensazioni piacevoli, anche se in modo disfunzionale e compulsivo. Questo può creare un circolo vizioso di ricerca di gratificazione esterna attraverso il denaro.

Comportamenti di evitamento

l’ossessione per il denaro può anche essere un comportamento di evitamento. Concentrandosi sul guadagno e sull’accumulo, l’individuo può evitare di affrontare problemi emotivi più profondi, relazioni difficili o la propria vulnerabilità esistenziale.

Terapia umanistica (Rogers, Maslow, Rosenberg)

Bisogni non soddisfatti e autorealizzazione

la psicologia umanistica enfatizza i bisogni fondamentali e il potenziale di autorealizzazione. Se i bisogni di appartenenza, amore, stima o autorealizzazione non sono soddisfatti, l’individuo potrebbe cercare di compensare questa mancanza attraverso il denaro. Il denaro diventa un surrogato di ciò che manca veramente, come relazioni significative o un senso di scopo nella vita.

Condizioni di valore e autostima condizionata

in una prospettiva rogersiana, se una persona ha interiorizzato “condizioni di valore” (cioè, sente di essere degna di amore e accettazione solo se ha successo, è ricca, ecc.), allora il denaro può diventare un mezzo per ottenere l’approvazione e l’autostima condizionata. L’individuo cerca di compensare un senso di inadeguatezza intrinseca attraverso la validazione esterna data dal successo finanziario.

Teoria dell’attaccamento

attaccamento insicuro e ricerca di sicurezza

la teoria dell’attaccamento suggerisce che esperienze di attaccamento insicuro nell’infanzia possono portare a difficoltà nel regolare le emozioni e nel sentirsi sicuri nelle relazioni. Il denaro può diventare un tentativo di creare una “base sicura” illusoria. Accumulare denaro può dare un senso di controllo e sicurezza in un mondo percepito come inaffidabile e imprevedibile, compensando la mancanza di sicurezza emotiva interiore.

evitamento dell’intimità

l’ossessione per il denaro e il lavoro può anche essere un modo per evitare l’intimità emotiva e le relazioni profonde. Concentrandosi sul mondo materiale e sul successo finanziario, l’individuo può mantenere una distanza emotiva dagli altri e proteggersi dalla vulnerabilità e dal rischio di delusione nelle relazioni.

Per le grandi aziende

Nelle grandi aziende, gli aspetti psicologici del denaro diventano amplificati in una specie di creatura collettiva. La crescita diventa una necessità esistenziale, alimentata dalla paura di perdere quote di mercato e dalle pressioni degli azionisti per ottenere profitti crescenti. Le aziende, come i singoli individui, cercano sicurezza e status attraverso il dominio del mercato, che spesso porta a un’ossessiva ricerca di espansione, che nei metodi diventano oggetto di politica estera. Chiaramente il libero mercato favorisce questo, i dazi no.

Tutto ciò per dire che il denaro in sé non va visto come il male, come certe visioni religiose, ma il suo accumulo, specie in poche mani, come gli Anelli, o addirittura in unica mano, come l’Anello. Serve un accumulo con scopi sociali decisi con partecipazione e controllo dal basso.

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